La Serie A è ferma e le perdite sono altissime. La lega cerca il modo di poter far ripartire i campionati ma intanto la solidarietà tra le squadre e i calciatori è stata forte. L’Inter ha donato soldi e mascherine, Ibrahimovic ha aperto una raccolta fondi con una frase che sarà ricordata ” se il virus non va da Zlatan, Zlatan va dal virus”. Può suonare spocchioso e arrogante ma è un modo per esorcizzare la paura, farsi quattro risate e sopratutto raccogliere soldi per gli ospedali. Ci sono state però anche tante polemiche in questi giorni. Da Higuain (che non era in quarantena) volato in Argentina per stare vicino alla madre malata ad alcune squadre che vorrebbero riprendere contro ogni parere medico gli allenamenti. L’incertezza regna sovrana ma nessuno vuole farsi trovare impreparato in caso di riavvio della stagione (il Napoli dovrebbe riprendere ad allenarsi il 25 marzo). Folle però in questa drammatica situazione chiedere ai giocatori di allenarsi. L ‘appello dei medici deve essere ascoltato ancor di più da società e calciatori che danno l’esempio. Si pensa a come recuperare le partite, la finale di coppa Italia ad agosto, a limitare i danni insomma. Il calcio è un gioco meraviglioso ma non vale la vita di nessun essere umano