Paolo Maldini ha confermato le parole Rangnick. Dopo i missili di Ibrahimovic nell’intervista a Sportweek “Rangnick non so chi sia” ecco che anche Paolo Maldini non si pente di aver difeso il suo lavoro e il Milan. Perchè di questo si tratta. Difendere il Milan. Gadzidis all’Arsenal si occupava di conti perchè delle scelte di campo si occupava Wenger. Francamente il lavoro di Maldini con tutte le limitazioni economiche avute è stato ottimo, così come quello di Pioli e della squadra. Forse solo vincendole tutte da qui alla fine la società potrebbe aprire gli occhi. E non è detto che questo basterà. Il Milan ha trovato un suo equilibrio e i giocatori con l’esperienza di Ibra e Kjaer stanno crescendo molto. Sopratutto a livello mentale. E’ solo una mia opinione ma sono certo che avere gli stadi vuoti aiuta. Il Milan soffre San Siro che fischia, soffre le bolge fuori casa. E’ una squadra psicologicamente fragile, fragilissima. L’unico abituato ai fischi e agli insulti è proprio Ibra che ha esperienza da vendere. Se davvero si punta solo alla linea verde senza esperienza non si va molto lontano nemmeno se i giovani sono undici fenomeni. Rangnick sarà anche un ottimo allenatore ma forse c’ è bisogno di dare continuità a un progetto che ora sta dando eccome i suoi frutti. Maldini conferma le parole su Rangnick e tutto il popolo rossonero gli da ragione. Ma se si dovesse cambiare gli alibi sono a zero. Sia per Elliot sia sopratutto per Gadzidis