Marco Van Basten compie 56 anni. Il cigno di Utrecht, uno dei più grandi centravanti della storia del calcio, ha vinto tutto con il Milan nonostante una caviglia maledetta che lo ha costretto a ritirarsi troppo presto. Impossibile, indipendente dal colore della maglia, non ammirare Van Basten. Attaccante straordinario è stato il faro del Milan di Sacchi e poi di quello di Capello.
SCELTO DA BERLUSCONI AL POSTO DI IAN RUSH
E pensare che il Milan avrebbe dovuto prendere Ian Rush dal Liverpool. Berlusconi scelse Van Basten dopo aver visto due minuti di filmato delle sue prodezze all’ Ajax. E la storia cambiò. Assieme a Gullit e Rijkaard formò il trio degli olandesi che condusse il Milan nella leggenda. Già al primo anno ebbe qualche problema fisico ma quel numero nove era troppo forte. Era infermabile. Era Divino. Parlava pochissimo fuori perché faceva parlare quei piedi vellutati in campo. Van Basten per un milanista è come un Santo. Vinse 3 palloni d’oro a livello individuale e forse ne meritava assai di più.
IL GIUBBOTTO DI RENNA SIMBOLO DELLA TRISTEZZA MILANISTA
Dopo la finale di Champions persa con il Marsiglia nel 1993 la caviglia decise che non voleva più funzionare. Provarono di tutto ma non ci fu nulla da fare. Van Basten si ritirò, senza tanti proclami, prima del trofeo Berlusconi contro la Juventus il 17 agosto 1995. Al giro di campo, con quel giubbotto addosso che diventerà il simbolo della tristezza di tutto il popolo milanista, Marco va via come era venuto: in punta di piedi e umiltà. Le sue dichiarazioni sono una coltellata.
Semplicemente ho deciso di smettere di fare il calciatore…tutto qua
Tutto qua……tanti auguri Marco