Sei anni senza Pino Daniele. Era il 4 gennaio 2015 quando a Roma, dopo un ricovero d’urgenza, il cuore di Pino si è fermato. Il cuore con cui ha scritto alcune delle più belle canzoni della musica italiana, il cuore di una Napoli che lui amava più di ogni altra cosa e lo faceva capire ad ogni nota che usciva dalla sua voce o dalla sua chitarra. Come Pino Daniele non c’è ne saranno più. A parte per la sua straordinaria preparazione musicale (cosa che in Italia oramai conta meno di zero grazie ai talent). Ma proprio per le sue canzoni, per i suoi testi. Pino Daniele cantava le emozioni. Esattamente come Dalla per Bologna lui per Napoli è il simbolo della musica. È il simbolo della bellezza di una terra che sapeva descrivere in maniera autentica. Cantava tutto Pino Daniele. Cantava l’amore, cantava degli scugnizzi nei vicoli. Cantava col cuore. Abbiamo perso il cantautorato per colpa di zelanti e inutili discografici che poco a poco ci hanno tolto cosa nella musica conta davvero…le emozioni. Ecco perché Pino ci manca tremendamente. Come i Dalla, i De Andrè e i Battisti che non torneranno mai più solo perché uno stupidisimo mercato impone così. Sono passati sei anni ma grazie a Dio la sua musica vive ancora.