Smascherare un bugiardo non è difficile: basta prestare molta attenzione a questi comportamenti tipici di chi mente
Se fosse vero che le bugie hanno realmente le gambe corte e il naso che si allunga come quello di Pinocchio saremmo a cavallo. Le menzogne, così facilmente riconoscibili, sarebbero già sparite da un pezzo dalla faccia della terra. Le metafore, però, hanno un difetto: non hanno gambe né naso e i bugiardi da sempre possono sfruttare la complicità dell’illusione per tessere la loro tela di panzane.
Questo non vuol dire essere totalmente scoperti contro i bugiardi. Non potremo individuarli dalla cortezza delle gambe o dalla lunghezza dei nasi, certo. Ma ci sono comunque dei segnali che possono farci capire che la persona che abbiamo davanti ci sta ingannando e che non ce la racconta affatto giusta.
Un modo assolutamente certo per sapere di avere a che fare con un bugiardo non esiste. Ogni bugiardo è un attore che ha una tecnica di recitazione, le sue strategie menzognere e così via. Tuttavia determinati atteggiamenti tipici, alcune reazioni quando il bugiardo si sente messo alle strette lo tradiscono e possono aiutarci a smascherarlo.
Ecco come smascherare i bugiardi: si comportano tutti così
Siccome il diavolo, che non a caso la Scrittura definisce “padre della menzogna”, si nasconde nei dettagli, il primo dettaglio da osservare con attenzione riguarda il linguaggio del corpo, più difficile da controllare rispetto alla parola parlata.
In genere i bugiardi, quando sono messi di fronte all’evidenza dei fatti hanno la tendenza a cambiare il tono della voce, alzandolo fino ad arrivare a urlare. Anche il ritmo della parlata accelera: il bugiardo parla più in fretta per spiegarsi e continuare a confonderci con un mare di parole ingannevoli.
Attenzione anche ai particolari con cui i bugiardi infarciscono le loro affermazioni. Generalmente chi mente evita di ripetere la stessa cosa per paura di contraddirsi. Però “aggiusta” la versione della storia con minimi dettagli per renderla più credibile e più difficile da contestare. Quindi, attenzione soprattutto alle minuzie anche apparentemente più insignificanti: proprio lì si annida la bugia in genere.
Altra reazione tipica del bugiardo quando teme di essere smascherato è mettersi sulla difensiva, reagendo in maniera rabbiosa e sdegnata. Il tentativo tipico è quello di rovesciare la frittata accusando noi di essere scorretti, in malafede, di non avere fiducia, di vedere il marcio dove in realtà non c’è, ecc. Colpevolizzare gli altri istillando falsi sensi di colpa è una tipica strategia dei bugiardi per dissimulare la propria disonestà.
