Manca solo l’ok del prefetto e poi a Napoli lo Stadio Diego Armando Maradona sarà realtà. Una decisione presa dalle autorità a strettissimo giro di posta per intitolare il San Paolo al più grande calciatore della storia del calcio scomparso il 25 novembre.
DIEGO PER SEMPRE
Una decisione presa all’unanimità perché Diego re di Napoli lo resterà per sempre. Un simbolo, un eroe, l’uomo del riscatto per un popolo intero che prima di lui neanche osava immaginare cosa fosse lo Scudetto. Con l’arrivo di Maradona tutto invece è divenuto realtà.
Quello stadio è suo di fatto. Un’eredità impossibile da sopportare per chiunque sia venuto dopo di lui. Quel rettangolo verde che lo ha visto fare cose impossibili e le tribune che tremavano ad ogni rete. Scosse di terremoto sentimentali che ora vengono onorate con la denominazione dello stadio al più grande di tutti.
NAPOLI FU IL SUO STIMOLO
Quando è arrivato dal Barcellona, Maradona ci ha messo poco a capire che la gente di Napoli era emarginata nel resto d’Italia. Fu il suo stimolo più grande. Fare vincere e riscattare che aveva sempre visto vincere gli altri.
Le polemiche futili sulla sua carriera di qualche giorno fa, se fosse stato alla Juventus o in altre squadre avrebbe allungato la carriera, sono parole vuote. Maradona senza Napoli non sarebbe diventato il Maradona oggi venerato come un Dio. Con tutto il rispetto per San Paolo, quelle mura, quel prato, quella gente sono devoti a un altro santo. Diego, Armando, Maradona